Vederle lanciate nel loro habitat naturale fa battere sempre il cuore. Il blu Bugatti, riflesso sullo specchio di ghiaccio del lago di Zell am See: quel colore diventato il simbolo de “la Marque” nel mondo, ripreso nel “blu agile” delle ultime Chiron Pur Sport e dalla “Blue Factory”- Fabbrica Blu- della Bugatti Automobili di Romano Artioli, a Campogalliano.
La storica Bugatti torna sulla alpi austriache con due icone assolute: la Type 51, accompagnata da una meravigliosa “nipotina”, la Bugatti Baby II, basata sulla Type 35, in un allestimento speciale “Ice Spec”. A sessantadue anni dal suo primo debutto sotto zero, il marchio di lusso francese diventa protagonista all'annuale Gp Ice Race di Zell am See, per omaggiare due dei modelli, che per primi parteciparono alla storica manifestazione dal 1960.
Nato dallo “skijoring” scandinavo- letteralmente una “guida sugli sci”- il mezzo di trasporto trasformato da necessità per spostarsi a puro sport, arrivò per la prima volta in Austria nell'inverno del 1937. Proprio a Zell am See, terra della famiglia Porsche. E fu questa pratica ad inspirare la corsa del Professor Ferdinand Porsche Memorial Race, nel 1952, e successivamente l'evento GP Ice Race nel 1960, inaugurato da una Bugatti Type 35, assieme e a due motociclette e a un aereo che sorvolava la linea di partenza. Sono state le due vetture simbolo dell’evento dell’epoca - le Type 51 e Type 35- le protagoniste dell’edizione 2022 del GP Ice Race: e per l’occasione, la Bugatti Baby II, creata da The Little Car Company, si è trasformata in safety car, nonostante le sue dimensioni ridotte.
La Type 51 è considerata la capostipite della nuova famiglia di vetture da corsa Bugatti: venne utilizzata nei Gran Premi a partire dal 1931, portata in trionfo da piloti del calibro di Maurice Trintignant, Louis Chiron e Achille Varzi. Venne prodotta in tre versioni, con sigle differenti in base alla motorizzazione montata ed alla categoria sportiva: sfruttando una evoluzione del telaio della Tipo 35, la Tipo 51 ne ripropose il motore ad 8 cilindri da 2261 cm3, sovralimentato da un compressore volumetrico, ulteriormente elaborato per arrivare ad una potenza massima di 185 cv, e una velocità massima di 230 km/h. Tra le grandi vittorie della Type 51, ci sono il Gran Premio di Francia del 1931, il Gran Premio di Monaco e del Belgio dello stesso anno, e il Gran Premio della Cecoslovacchia nel 1932 e nel 1933; con questa vettura, Achille Varzi conquistò la vittoria al Gran Premio di Monaco del 1933 e ottenne anche la prima pole position cronometrata nella storia dei GP europei.
Oltre ad essere il simbolo per eccellenza delle Bugatti anteguerra, la Type 35 rimane una delle vetture sportive più significative nella storia dell'auto, con un palmares di oltre 2.000 vittorie, su pista e su strada, record ancora imbattuto. Fu il modello che più di ogni altro alimentò la leggenda delle “Pursang Bugatti”, le purosangue della casa alsaziana, realizzata in tempi molto rapidi, nell’ottica di un glorioso futuro sportivo della casa. Ettore Bugatti voleva sviluppare una fuoriclasse per competizioni, al contrario di quanto aveva fatto per la Tipo 13, che nonostante le tante vittorie in gara, era comunque nata da una vettura stradale. La Tipo 35 uscì nella primavera del 1924 esprimendo con la sua bellezza, leggerezza, e velocità, tutto lo spirito Bugatti. La vettura era equipaggiata con un motore ad 8 cilindri in linea da 1991 cm³: il suo lungocofano motore era chiuso da due cinte in cuoio, davanti ad un piccolo abitacolo biposto molto arretrato, che andava a chiudere con uno specchio di coda corta e appuntita. E da questo capolavoro di Ettore Bugatti, arrivò in versione definitiva la forma del radiatore a ferro di cavallo, cosí rappresentativo, ancora oggi, del marchio Bugatti.
Per questa edizione del GP Ice Race di Zell am Sea, la Bugatti Baby II “Ice Spec” ha avuto il ruolo speciale della Safety Car. Giocattolo (per così dire) elettrico da oltre trentamila euro, la piccola purosangue Bugatti è basata sulla Type 35, ma in questo caso con un allestimento “Ice Spec” appositamente commissionato. Il modello Pur Sang portato in pista a Zell am See è stato verniciato nei colori French Racing Blue, con una serie di modifiche, per affrontare in sicurezza le condizioni invernali: dai pneumatici chiodati, al differenziale a slittamento limitato, livrea da corsa ispirata agli anni '30 con il marchio GP Ice Race, e luci di emergenza in stile safety car. Il veicolo ha portato le auto in pista prima dell'inizio dell'Ice Race GP, e il numero sulla carrozzeria non poteva che essere il 35, per rendere onore, in tutto, alla sua “progenitrice” e alle sue storiche vittorie.