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Diabolik e la Jaguar E-Type

Scritto da Savina Confaloni | 16 dic 2021

Dal fumetto al film, torna il Re del Terrore fra storie in bianco e nero e copertine pop, celebrato dai Manetti Bros e da una mostra al Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

Continua ad affascinare il pubblico uno dei personaggi noir più popolari di tutti i tempi, Diabolik, il ladro solitario con gli occhi di ghiaccio frutto della fantasia di Angela e Luciana Giussani.

Diabolik arriva finalmente sul grande schermo con il nuovo film dei Manetti Bros, mentre continuano le celebrazioni dei 60 anni della Jaguar E-Type, fedele alleata delle avventure del “re del terrore”.
 
 
 
Un modello che non poteva mancare dalla “collezione” delle vetture dell’Hetica Klassic Fund, investimento a quattro ruote destinato a crescere, rappresentando una pietra miliare non solo della storia dell’auto ma della nostra cultura pop. Il primo numero del fumetto uscì nelle edicole il primo novembre del 1962, e alla fine del 1963 Diabolik e la Jaguar E-Type prima serie nera, che accompagnava le sue imprese criminali, erano entrati già di prepotenza nell’immaginario collettivo, simbolo del noir e dei coloratissimi Sixties all’italiana. Vera e propria icona dalle forme inconfondibili, scelta da Brigitte Bardot, Steve McQueen e George Best, il modello inglese diventò popolare nel nostro paese proprio grazie al suo ruolo di co-protagonista nel fumetto delle sorelle Giussani. “Diabolik al volante della sua potente Jaguar lanciata a 200 km all’ora riesce a passare prima che la polizia chiuda tutte le strade”, recitava la didascalia che accompagnava la prima apparizione della vettura nell’albo numero 2 del febbraio 1963.
 
La Jaguar nera di Diabolik ne interpreta il carattere spregiudicato e affascinante, e in diversi episodi l’auto diventa un vero e proprio deus-ex-machina, alleato indispensabile per sottrarre il ladro dalle grinfie di Ginko. La vettura piaceva davvero molto alla sua autrice Angela Giussani, che si fece ritrarre al volante di una E-Type rossa fiammante. E, anche se inizialmente la casa britannica diffidò gli autori dal nominare la marca dell’auto in quanto temeva una pubblicità negativa, in seguito, in occasione dei 50 anni della E-Type, vennero inserite immagini tratte dal fumetto nel libro celebrativo dell’anniversario.
 

Jaguar E-Type prima serie

La Jaguar E-Type utilizzata per il film dei Manetti Bros, è lo stesso modello di E-Type prima serie nera ritratta nel fumetto. Quando fu presentata al Salone di Ginevra nel 1961, la E-Type si impose come un vero e proprio capolavoro: sia per la sua linea, che per le prestazioni, addirittura superiori alle coeve Ferrari, Maserati e Aston Martin. Proprio Enzo Ferrari arrivò a definirla “l’auto più bella mai realizzata”, assolutamente all’avanguardia, con il telaio monoscocca, le sospensioni posteriori indipendenti e quattro freni a disco. Il l suo designer, l’inglese Malcom Sayer, fu il primo a utilizzare le formule matematiche per il disegno delle linee improntate all’aerodinamica. La vettura veniva offerta ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto alla concorrenza, e nei 14 anni di produzione ne furono vendute oltre 70 mila.

 
 

Diabolik by Manetti Bros
 
 
 
 
Dal fumetto al film, la parabola di Diabolik continua, con una fedele ricostruzione delle atmosfere anni ’60 delle sorelle Giussani, fra inseguimenti e promesse d’amore criminale. I Manetti Bros. puntano i riflettori sul terzo albo della serie originale, dal titolo L'arresto di Diabolik: un episodio importante, perché c’è il primo incontro tra Diabolik , interpretato da Luca Merinelli ed la sua complice e Compagna Eva Kant, che ha il volto di Miriam Leone. Al volante della sua Jaguar E-Type, il Re del Terrore colpisce nello stato di Clerville, e a dargli la caccia senza sosta, l’ispettore Ginko- Valerio Mastandrea . Un progetto che ha richiesto un investimento di quasi 10 milioni di euro, 11 settimane di riprese e che pronto a giugno 2020 causa Covid ha dovuto attendere più di un anno mezzo per uscire in sala. “Questo film è Diabolik come lo vediamo noi e come lo amiamo da quando, bambini, abbiamo iniziato a leggerlo- raccontano i registi- nessun tentativo di rivoluzionarlo o di aggiornarlo”. “Un film che vuole essere cinematografico e non fumettistico, perché il fumetto esiste già ed è bellissimo”- dicono i registi - ma che vuole anche essere, semplicemente, il film di Diabolik. Abbiamo cercato di portare al cinema le storie noir e avvincenti scritte dalle sorelle Giussani e da Mario Gomboli” . Fra inseguimenti tra Courmayeur, Milano, Trieste e Bologna, i Manetti Bros. riportano sul grande schermo l’ eleganza minimalista di questo fumetto, attraverso scenografie, costumi e uso delle luci fortemente ispirati agli albi originali.

Al Mauto di Torino “Colpo grosso al museo”
 
 
 

Il Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, festeggia con la mostra “Colpo grosso al museo”, i sessant’anni della Jaguar E-type, e il personaggio che della E-type fece un suo cavallo di battaglia. Fino al 6 marzo, il museo ospiterà un omaggio alle regine di Coventry, coupé e spider, con un allestimento dedicato al signore del brivido , fra copertine formato gigante, estratti da albi celebri, e una sorta di “tutorial” a fumetti per capire come nasce una storia di Diabolik. Protagoniste assolute una Jaguar E-Type Coupé nera prima serie del 1962, del Jaguar Drivers’ Club Italia, e la Jaguar E-Type Spyder della collezione del Mauto, rossa come quella di Angela Giussani, per la prima volta esposta al di fuori della propria collocazione nel percorso permanente.