Da campione del mondo a vincitrice del record mondiale di vendita per una monoposto
E’ diventata la monoposto moderna più cara della storia la Ferrari F2003-GA numero di telaio #229 del sesto titolo mondiale di Michael Schumacher.
Superstar assoluta della Sotheby's Luxury Week di Ginevra, la vettura è stata battuta all’asta per la cifra record di 14 milioni e 873.327 dollari, ovvero 14 milioni e 500.599 euro. Una battaglia al rialzo guidata soprattutto dalla forte carica emotiva portata in dote dalla “Rossa”, confermando così la tendenza dell’aumento esponenziale del valore dei modelli in vendita in base a palmarès e pilota.
“Partivamo da un prezzo di stima fra i tra i sette milioni e mezzo e i nove milioni e mezzo di euro- spiega il responsabile di RM Sotheby’s Europa Augustin Sabaté Garat- consapevoli, che aver avuto Michael Schumacher al posto di guida avrebbe fatto salire il prezzo della macchina di alcuni milioni”. Arrivata all’asta di Ginevra in condizioni perfette e totalmente originale, la monoposto è ora pronta per scendere in pista negli eventi più esclusivi del Cavallino dedicati ai collezionisti, completa di certificazione Ferrari Classiche e Red Book, che ne attesta l’autenticità in tutte le sue componenti.
La Ferrari omaggio ad Agnelli
La Ferrari F2003-GA , chiamata così per omaggiare l’avvocato Gianni Agnelli, scomparso il 24 gennaio di quell’anno, rimane il simbolo assoluto di una delle pagine più importanti della storia del Cavallino in Formula 1.
La vettura consentí infatti a Michael Schumacher di guadagnarsi il suo sesto Campionato del Mondo, superando il record di Juan Manuel Fangio, oltre a portare alla Ferrari il quinto titolo costruttori consecutivo.
La F2003-GA rappresentava un grande passo in avanti per la Casa di Maranello dal punto di vista tecnico: un vero gioiello di potenza e tecnologia, versione rivista della F2002 della stagione precedente, con un V10 aspirato da 3,0 litri da 930 cavalli a 19.000 giri, e tante innovazioni nel telaio e nell’aerodinamica, che avrebbero aperto la strada allo sviluppo delle vetture di Formula 1 del futuro.
In quella stagione la monoposto si dimostrò vincente e fortunata, con un vero record di successi, che contavano il primo gradino del podio ai cinque Gran Premi di Spagna, Austria, Canada, Italia e Stati Uniti, oltre a tre pole position, tre giri veloci e altri due podi a Monaco e in Francia.