Sono da sempre fra le auto preferite dai veri intenditori le piccole O.S.C.A, “giant Killers” dei circuiti, che riuscivano a battere vetture ben più potenti come Ferrari, Mercedes, Porsche, Alfa Romeo e Bugatti. Nomi che fanno battere il cuore dei collezionisti, dalle prime MT4 nelle diverse evoluzioni, alle TN, Tipo G, F2, 1600.
A settantacinque anni dalla nascita della casa automobilistica bolognese fondata dai fratelli Maserati nel 1947, nei capannoni di San Lazzaro di Savena, le “Officine Specializzate Costruzione Automobili” tornano sulla scena, grazie alla cessione del marchio a Massimo Di Risio, per lo sviluppo automotive. L’annuncio ufficiale arriva direttamente da Fabia Maserati, figlia dell’ingegner Alfieri Maserati, recentemente scomparso.
“Sebbene nel corso degli anni sia stato conteso da più case automobilistiche e da altri interlocutori, quella di mio padre è stata una scelta precisa, per far rivivere il marchio affidandolo nelle mani di chi, come lui, come mio nonno Ernesto ed i suoi fratelli, ha sempre pensato che l’odore della benzina fosse il più inebriante dei profumi, così come il rombare dei motori il più emozionante dei suoni, a tal punto da fare dell’automobile un elemento totalizzante della propria vita - spiega la figlia di Alfieri Maserati, Fabia Maserati, che oggi detieni i diritti di O.S.C.A. Jeweles.
Per circa vent’anni, grazie soprattutto alle intuizioni del grande progettista Ernesto, i fratelli Maserati scrissero con le O.S.C.A. la storia del motorsport. Al volante di modelli maneggevoli e leggerissimi, innovativi nel telaio e nei motori, vinsero grandi piloti come Villoresi, Fagioli, Castellotti, Musso, Cabianca e Stirling Moss.
Memorabili i trionfi alle 500 Miglia di Indianapolis, per due anni consecutivi, nel 1939 e nel 1940, e, nel settembre del 1956, la Conchiglia d’oro Shell a Imola, con schierate ai nastri di partenza case italiane, inglesi e tedesche. Una gara rimasta negli annali per i testa a testa fra le Cooper, con al volante il futuro più volte campione del mondo Jack Brabham, le Lotus con Colin Chapman, Maserati con Joachim Bonnier, Boffa, Bourillot, e le piccole Osca, invincibili con Eugenio Castellotti e Luigi Musso, arrivati rispettivamente sul primo e sul terzo gradino del podio.
Ispirandosi dunque a questa preziosa tradizione Italiana, l’azienda dell’imprenditore ed ex pilota molisano Massimo Di Risio si prepara a sviluppare un piano industriale per un rilancio in grande stile del marchio, condannato all’inattività dalla fine degli anni sessanta, per l’età ormai troppo avanzata dei tre fondatori. “Per me è un motivo di grande orgoglio affrontare questa nuova sfida, ma anche di grande responsabilità”- spiega il patron di DR Automobili. “Mi impegnerò ad onorare la scelta fatta dall’ing. Alfieri Maserati, cercando di riportare in auge il glorioso brand fondato a Bologna nel 1947”.